I fumetti a prescindere (1)
I paperi di Carl
Noi di Pcm Studio produzioni video abbiamo un certo background culturale e potremmo definirci dei nostalgici nerd. Abbiamo già parlato di serie tv, questa è un’altra rubrica; si parlerà dei fumetti che vanno letti a prescindere dai vostri gusti.
Fumetti che vanno letti senza tirare fuori scuse perché sono veri e propri romanzi di formazione, storie che vi permettono fin da bambini di gestire discorsi profondi insieme agli adulti. Ora che leggete questo post probabilmente siete più grandicelli. Può essere una buona occasione per recuperare o per passare il testimone ai nipoti.
All’orizzonte ho almeno 5 appuntamenti con le nuvole parlanti ma potrebbero anche diventare di più
Iniziamo con I paperi di Carl Barks
Carl Barks a detta di molti è stato uno dei più grandi autori di fumetti del novecento, se lo è goduto tutto questo secolo, dal 1901 al 2000. Da quando ha avuto la possibilità di raccontare storie, l’ha fatto in un modo tutto suo, attingendo dall’alta letteratura e infarinando con essa le vicende dei suoi amati personaggi. In uno dei suoi primi racconti, Paperino e il natale sul monte Orso, compare per la prima volta lo Zio Paperone ed è la prima volta che personalmente ho avuto a che fare con un personaggio di Dickens. Uncle Scrooge, questo il nome originale dello Zione, omaggio dichiarato a Ebenezeer Scrooge, protagonista del Canto di Natale, avrebbe dovuto apparire solo in quell’episodio. Il successo fu tale che entrò di prepotenza da protagonista nelle più belle storie disneyane.
Nel corso della mia infanzia tranquilla e benestante, ho avuto modo di empatizzare con i paperi di Barks, momenti di gioia, di stupore, di miseria, quella vera. Leggendo un capolavoro come Zio Paperone e il ventino fatale, non sapevo che un giorno avremmo passato tutti quanti dei momentacci come quelli di Paperino.
Carl Barks attinse anche da Jack London e la nostalgia per quel periodo, quello del grande nord con le sfide tra cercatori d’oro e lo scontro con la natura selvaggia, la condì con la nostalgia per gli amori perduti in Zio Paperone e la Stella del polo. L’avreste mai immaginato che Zio Paperone potesse essere un romanticone?

Insomma le fonti di Barks furono le più svariate, dal National Geographic, rivista che amava e da cui traeva spunti per le cacce al tesoro di Zio Paperone, alle poesie. Pensate che da Il Corvo di Edgar Allan Poe, fu tratto il racconto Paperino e il corvo parlante.
Quando vi capita di fare un giro in fumetteria spostatevi in zona Disney, è sempre pieno di ristampe dei paperi di Barks. Cercate qualcuno dei racconti che vi ho citato, comprateli per voi, non solo per i figli o i nipotini, non ve ne pentirete. Con un po’ di fortuna potreste imbattervi anche in un vecchio Oscar Mondadori, raro ma non introvabile: Vita e dollari di Paperon de Paperoni con la prefazione di Mario Gentilini e sopratutto con l’introduzione di Dino Buzzati, mica uno qualunque.
Il prossimo appuntamento è con gli X-Men e il loro messaggio antirazzista, pronti a incontrare il professor Xavier?
Roberto